Mi fido di noi

Il microcredito genera fiducia

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Mifidodinoi. Il MICROcredito che genera una MAXIfiducia

Il progetto “Mi fido di noi” è stato illustrato il 14 e 15 marzo presso la sede di Caritas Italiana; presenti una settantina di operatori in rappresentanza di 45 diocesi. E' stato presentato ai donatori il 19 marzo con interventi del card. Matteo Zuppi, di mons. Giuseppe Baturi, di don Marco Pagniello e di Alessandro Caffi, moderati da Vincenzo Morgante. Voluto dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), insieme a Caritas Italiana e alle singole diocesi, “Mi fido di noi” si concretizza attraverso l’impegno e il protagonismo delle Caritas diocesane e delle Fondazioni Antiusura, insieme agli altri soggetti del territorio interessati a sostenerlo (Fondazioni, Banche, Associazioni ecc.).

Il Microcredito che crede nella solidarietà

Nella Scrittura il prestito, non tanto il dono o l’elemosina, è presentato come l’azione fondamentale che indica apertura e relazione verso l’altro mettendo in primo piano la sua responsabilità di adulto, viene stimolata la sua creatività, le sue capacità a cui egli dovrà attingere per poter restituire quanto ricevuto. L’accompagnamento della persona è l’elemento di novità del Progetto, ma è anche un elemento che contraddistingue il lavoro che volontari e operatori impegnati nelle Caritas diocesane svolgono quotidianamente.

Il microcredito finanzia le opportunità

Nel solco della tradizione giubilare della remissione dei debiti (cfr. Levitico 25, 8-28), si aggiunge così un ulteriore valore comunitario. Il Progetto, infatti, coinvolge la partecipazione della società civile, non solo in termini economici, ma di crescita delle persone, delle famiglie e dei territori. Il prestito, però, non sempre è lo strumento più adatto per risolvere i propri problemi economici; in quanto tale, esso prevede la restituzione del finanziamento da parte del richiedente che deve quindi dimostrare di avere la capacità di rimborso.